RibellidelBitto

Cronache di un gruppo ribelle di produttori agricoli di montagna. E dei loro sostenitori- coproduttori . Davide non si arrende a Golia (lobby agroindustriale foraggiata dal denaro pubblico)

RIPARTE LA CAMPAGNA SI SOSTEGNO ALLO STORICO RIBELLE (EX-BITTO STORICO)

BLOG UFFICIALE DEI RIBELLI DEL BITTO (SOCIETA' VALLI DEL BITTO BENEFIT)
La Società valli del bitto benefit è la forma organizzata, in grado anche di svolgere attività economica a sostegno dei produttori. Sono soci della "Valli del bitto benefit" i sostenitori (con ruoli di finanziatori/collaboratori volontari/consumatori), i produttori, i dipendenti Per associarsi basta acquistare una sola azione dal valore di 150 € per info: 334 332 53 66 info@formaggiobitto.com. Aiutaci anche anche acquistando una forma in dedica o anche solo un pezzo di storico ribelle vai allo shop online
Visualizzazione post con etichetta Gerola alta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gerola alta. Mostra tutti i post

sabato 16 novembre 2013

Domenica 24 a Gerola con i Principi delle Orobie

(16.11.13) A Gerola alta, la culla del Bitto storico, recentemente conosciuta da milioni di telespettatori grazie al servizio di Striscia, si terrà domenica prossima un evento... storico. Si parlerà del grand eprogetto "Principi delle Orobie"

Casari resistenti

e Principi delleOrobie
 
a Gerola alta (So) PalaGerola - domenica 24 novembre
 


Con il sostegno di Slow Food Lombardia e di Terra Madre (e la collaborazione degli altri “Principi”)nto il Consorzio per la Salvaguardia del Bitto storico, la Pro Loco Valgerola, l'Ecomuseo Valgerola organizzano un evento che segna l'avvio del grande progetto
i formaggi  “PRINCIPI DELLE OROBIE”
Degustazioni, incontri, confronti e dibattiti attorno ai 6 formaggi i cui produttori hanno sottoscritto il Progetto PRINCIPI DELLE OROBIE, un progetto fortemente innovativo che si propone quale motore di sviluppo turistico e territoriale in tutto il massiccio delle Orobie occidentali rispolverando in chiave attuale e multifunzionale, la centralità dell'economia pastorale e casearia.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA
10,30 LABORATORI DEL GUSTO con i formaggi “Principi delle Orobie”
13,00 PRANZO CONVIVIALE curato dagli chef di Slow Cooking dell'Osteria del Crotto di Morbegno, dell' Osteria al Gigianca di Bergamo e del Cantinone di Madesimo (vedi a fianco).
14,30 CONFERENZA di presentazione del Progetto nel corso della quale verranno illustrati i motivi ispiratori e gli obiettivi e fornita una anticipazione sugli Itinerari dei Principi delle Orobie verso Expo 2015
16,00 VISITA GUIDATA AL CENTRO DEL BITTO con la casera-museo-centro di cultura dove si trovano forme in invecchiamento oltre 10 anni nel Sancta Sanctorum del Santuario del Bitto
MENU' DEI PRINCIPI DELLE OROBIE (30 €) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Pizzoccheri di Gordona mantecati al Branzi
Stinco di maiale con schiuma di Bitto storico
Mousse all’Agri’ della Valtorta con cialda alle castagne e salsa di cachi
Vini (compresi nel menù) della casa vinicola valtellinese Nino Negri
Servizio a cura della Pro Loco di Gerola Alta
I“principi” sono: tre presidi Slow Food: Bitto storico PSL, Agrì di Valtorta PSL e Stacchino all'antica della Valli Orobiche PSL, più tre formaggi storici delle valli orobiche bergamasche: Formai de Mut DOP, Strachitunt DOP e Branzi FTB
info: Paolo Ciapparelli 3343325366 info@formaggiobitto.com

Pubblicato da Michele Corti alle 10:33 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Gerola alta, principi delle Orobie, Slow Food

domenica 19 agosto 2012

Ferragosto col Bitto storico


 Ferragosto con il Bitto storico


Video realizzato il 18 agosto 2012 all'Alpe Bomino Vaga, una delle 12 dove si produce Bitto storico. Un omaggio al lavoro di chi domenica o giorno feriale, ferragosto o no deve come sempre mungere, dare l'erba alle mucche, cagiare ecc. 
Pubblicato da Michele Corti alle 09:37 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Alpe Bomino, Gerola alta, Samuele Maxenti

domenica 29 luglio 2012

Quando la montagna non valorizza sè stessa


(28.07.12) Quello che succede a Gerola alta è emblematico. C'è il Centro del Bitto storico, il formaggio più prezioso al mondo. Ma l'amministrazione si guarda bene dal mettere un solo cartello che informi il turista

Quando la montagna

non valorizza sè stessa



Confrontare la Val Grana con la Val Gerola (Valle del Bitto di Gerola) è deprimente. In Val Grana il turista è bombardato da informazioni e sollecitazioni sul formaggio Castelmagno. A Gerola Alta il Bitto storico è "invisibile" (se non fosse che il Centro del Bitto storico è in centro al paese). Un esempio illuminante di come la montagna sappia farsi male da sola


Chi arriva a Gerola alta può pensare di aver sbagliato paese. Di essersi confuso, di aver sbagliato strada. Non è questo il "cuore" della terra del Bitto storico? Possibile che amministrazione e cittadini non vogliano comunicare, esibire questa loro gloria? Solo gli iniziati possono cogliere un riferimento al Bitto storico nel cartello di benvenuto. Sotto lo stemma del comune c'è il logo dell'Ecomuseo: un calecc stilizzato sullo sfondo delle montagne che chiudono la valle (il calecc è la capanna casearia in muretto a secco sormontato da una tenda dove tutt'oggi in diversi alpeggi del Bitto storico si lavora il latte). Ma il riferimento all'Ecomuseo mette ancor di più in evidenza l'ingratitudine di Gerola o quantomeno dell'amministrazione per il Bitto storico. Senza questa grande risorsa, senza la casera di stagionatura del Bitto storico ("il Santuario del Bitto") forse l'Ecomuseo non sarebbe stato riconosciuto considerata la "concorrenza" del comune limitrofo (Albaredo) forte di notevoli entrature politiche.  E cosa dire della "Sagra del Bitto" che potrebbe caratterizzarsi meglio e rilanciarsi con nuovi contenuti chiamandosi "Sagra del Bitto storico". Che senso ha parlare di Bitto generico a Gerola alta, cuore della civiltà del Bitto storico? È autolesionismo (a meno che sotto non ci siano considerazioni di opportunità politica che spingono all' "autotradimento").

A segnalare della produzione del Bitto "generico" (quello che si fa in tutta la provincia, anche senza latte di capra, con i mangimi e i fermenti selezionati) sono degli squallidi cartelloni stradali collocati nel fondovalle della bassa Valtellina e della Valchiavenna in mezzo ai campi di mais ceroso e alle stalle di Frisone. Anche il Bitto "generico" si fa comunque solo in alpeggio, in estate, e la collocazione di questi cartelli - che confondono le idee al turista-consumatore - la dice lunga della sensibilità dei "caporioni" dei grossi caseifici della provincia. Per loro il Bitto è solo un prodotto da giocare come richiamo strumentale per smerciare le altre produzioni di massa. La loro logica è aziendalista. Di valorizzare il territorio, il turismo sostenibile, non frega nulla. Del resto la politica locale (strettamente legata agli interessi economici forti) ha sposato l'idea di un agroalimentare industrializzato (carne di zebù congelata per la bresaola, grano duro canadese per i pizzoccheri, latte "di fuori" per i formaggi). La "tipicità valtellinese" usa l'immagine della montagna e i richiami folkloristici alla "tradizione" solo come specchietto per le allodole. Così va bene alla politica e ai circoli imprenditoriali. E così va bene alla Regione che - disinteressandosi della montagna -  burocraticamente certifica le scelte della nomenklatura locale.
Le contraddizioni e i conflitti ci sono anche in Val Grana ma....
Gli stessi conflitti li troviamo anche in Val Grana ma qui il Castelmagno ha comunque creato una filiera, un valore aggiunto territoriale. Anche in Val Grana la Dop sta stretta e si parla di Castelmagno "nostrale" (foto sotto) e dei "produttori storici" (viene così reclamizzato quello della stagionatura "La Poiana" di Pradleves. 

Però non è solo la Coop ad aver avviato una produzione su larga scala. Vi sono anche altre aziende della filiera che sono venute da fuori (persino da Roma e da Milano) per investire nell' (ex) re dei formaggi che aveva raggiunto quotazioni notevoli (si pagava 60 mila lirette al kg) ed era diventato oggetto di falsificazioni. Così si è puntato alla quantità sino a cadere in grossi infortuni (sequesti di partite avariate) che hanno molto compromesso l'immagine. Chi insiste in questa politica è convinto che ci vorrà del tempo prima che all'estero si accorgano che al nome glorioso non corrisponde più una qualità all'altezza della reputazione.

Sono state costruite grosse stalle come quella della foto sotto condotta da un imprenditore zootecnico della pianura che ha sdoppiato l'attività. La stalla che vediamo è in comune di Monterosso Grana al limite del "confine" della Dop. Nonostante qui ci siano un po' di prati i foraggi non bastano di certo. la grande produzione di Castelmagno è possibile perché il disciplinare per "assicurare un legame con il territorio" (sic) impone di raggiungere il 10% (dieci per cento) di autosufficienza foraggera. La gente poi dice che ogni tanto si vedono cisterne di latte sospette ma queste sono le "voci" che si riscontrano anche in altre zonde di produzione di formaggi Dop.

Nonostante le evidenti ombre (che riguardano alimentazione e qualità del prodotto) la filiera "tira" e si autosostiene. In ogni trattoria e pizzeria ti offrono gli gnocchi al Castelmagno (le osterie più qualificate anche diversi altri piatti a base del formaggio-simbolo). Così non è possibile visitare la Val Grana senza aver mangiato gli gnocchi al Castelmagno. Persino i piccoli alberghi e le locande (foto sotto) sono "marchiate" Castelmagno. Ci vuole poco a capire che tutto ciò garantisce un ritorno reciproco, rafforza l'immagine del prodotto e dell'offerta turistica


A Gerola niente di tutto questo. Per trovare una "osteria del Bitto storico" bisogna recarsi all'Osteria del Crotto di Morbegno (la città a valle dove il torrente Bitto sfocia nell'Adda). Trattasi di una Osteria del circuito Slow Food e capofila del circuito Slow Cooking. Lavorare nella prospettiva della filiera implica un minimo d impegno, di collaborazione. Quando si è bloccati dalle piccole rivalità e gelosia che subentrano nelle piccole comunità in crisi demografica anche piccoli passi in direzione reciproca sono difficili. Tutti i locali, i rifugi, le trattorie della valle del Bitto dovrebbero offrire almeno un piatto con il Bitto storico e poterlo proporre in degustazione (con un minimo di stagionature in crescendo). In Val Grana lo fanno anche le pizzerie. Alla fine c'è un ritorno per tutti. C'è un plus di credibilità, di prestigio che circola tra tutti. Il prodotto offerto a ogni angolo è più credibile ma anche l'offerta turistica. la Val Gerola può diventare la meta di un pellegrinaggio mondiale del gusto. Bisogna fare tutti qualcosa, però. 


Intanto pare opportuno segnalare quanto si fa in Val Grana. Forse può sembrare eccessivo ma bisogna mettersi dalla parte del turista. Abituato al bombardamento quotidiano di informazioni (comprese quelle commerciali) rischia di non notare per nulla anche cose importanti se non viene a contatto in modo ripetuto, coerente con un messaggio.
Al Bitto storico non ci vuole molto a dimostrare che il vero re è lui (basta guardare i prezzi) ma non è in gioco un titolo olimpico. Si chiamino pure "re" anche altri formaggi di eccellenza. Alla fine i prodotti storici sono molto diversi e una classifica non ha senso. A nessuno si nega l'orgoglio per le proprie tradizioni, anzi.

Mentre il Bitto "generico" (gestito da soggetti che non hanno interesse specifico e tantomeno passione) non ha neppure una "strada del Bitto" Il Bitto storico è andato oltre e ha creato i "percorsi dei principi delle Orobie", itinerari a piedi attraverso le Orobie (in provovincia di Lecco, Bergamo e Sondrio) che ricalcano le antiche direttrici commerciali del Bitto (verso Branzi ma anche Cusio, Ornica, Mezzoldo in Val Brembana, verso la Val Varrone e Varenna nel lecchese).

 
In Val Grana fanno molto per il Castelmagno. In Val Gerola dovrebbero prendere esempio. E non si tratta solo di iniziative costose. Spesso conta il fatto di "tenerci" e di far vedere che si tiene ad un prodotto locale.


Pubblicato da Michele Corti alle 13:03 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Castelmagno, Gerola alta
Post più vecchi Home page
Iscriviti a: Post (Atom)

Cerca nel blog

Post in evidenza

Forme in dedica di storico ribelle: un fatto di costume

Tra creatività commerciale e nuova modalità comunicativa ed espressiva. Un fenomeno nuovo e interessante in cui il cibo si conferma uno str...

Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

Siti collegati

  • Consorzio salvaguardia Bitto storico
  • Pagina ufficiale facebook
  • slow food
  • Ruralpini
  • qualeformaggio

Archivio blog

  • ▼  2017 (10)
    • ▼  agosto (1)
      • Alpe Bomino: passato e presente dello storico form...
    • ►  luglio (2)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2016 (26)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (2)
    • ►  settembre (3)
    • ►  luglio (11)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (1)
  • ►  2015 (19)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (8)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (1)
  • ►  2014 (13)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  marzo (3)
  • ►  2013 (11)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (3)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (1)
    • ►  aprile (2)
  • ►  2012 (15)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2011 (27)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (3)

Etichette

  • accordo istituzionale (1)
  • Adialpi (1)
  • Albaredo (1)
  • Alberto Marsetti (1)
  • Alfio Sassella (1)
  • Alpe Bomino (1)
  • Alpe Cavizzola (1)
  • amamont (1)
  • angherie (1)
  • araba fenice (1)
  • Arte da mangiare (1)
  • Assemblea (1)
  • assemblea straordinaria (1)
  • associazioni (2)
  • asta bitti ultravecchi (2)
  • aste (1)
  • azionariato popolare (3)
  • bergamini (1)
  • Bergamo (5)
  • bittexit (4)
  • Bitto (2)
  • Bitto dop (2)
  • bitto nuovo omologato (1)
  • Bitto storico (7)
  • Bitto storico news (2)
  • Bitto storico orobico (1)
  • Bitto's victory (1)
  • Bomino (1)
  • Branzi (4)
  • Brown swiss (1)
  • Bruna "linea carne" (1)
  • bruna alpina originale (1)
  • Bruna italiana (1)
  • Bruna originale (2)
  • cambio nome (4)
  • Camera di Commercio (1)
  • campagna sostegno (1)
  • campionato di mungitura (1)
  • Canton Ticino (1)
  • Carlin Petrini (1)
  • caseus vallis biti (1)
  • Castelmagno (1)
  • cèch (1)
  • Celécc (1)
  • centro del Bitto storico (2)
  • Cheese (1)
  • Cheese 2015 (1)
  • Cheese2011 (5)
  • cibi di comunità (2)
  • cibi storici (2)
  • Cina (1)
  • Cirillo Ruffoni (1)
  • Coldiretti (2)
  • comunicati (1)
  • Comunicato (2)
  • comunicato ufficiale (1)
  • Consorzi CTCB (1)
  • convegni (1)
  • coproduttori (1)
  • Corna Imagna (1)
  • Csqa (1)
  • CTCB (3)
  • cultura (1)
  • Cuneo (1)
  • dediche (1)
  • Del Nero (1)
  • Design (1)
  • Distretto agroalimentare (1)
  • dizionario (1)
  • documenti storici (1)
  • Donatella Parma (1)
  • Dop (2)
  • Eataly (4)
  • Emanuele Bertolini (1)
  • Emilio Rigamonti (1)
  • Estate (1)
  • etichetta rossa (1)
  • Expo (2)
  • Expo 2015 (2)
  • Expo. Centro del bitto (1)
  • Expo2015 (1)
  • Fabio Acquistapace (1)
  • Fai (1)
  • Farinetti (2)
  • Ferdy (4)
  • Ferdy Quarteroni (1)
  • Fermenti (1)
  • Festival del pastoralismo (1)
  • firme (1)
  • Folcher (1)
  • Food day (1)
  • Formaggi in Piazza (3)
  • Formai de Mut (2)
  • forme in dedica (1)
  • FPO (2)
  • Francesco ferrara (1)
  • frode commerciale (1)
  • Gandino (1)
  • Gerola alta (3)
  • Giacomo Mojoli (1)
  • Gianni Fava (2)
  • Giappone (1)
  • Giaröi (1)
  • Gino cattaneo (1)
  • giornalisti (1)
  • Giovanni Dalmasso (1)
  • Giovanni Guffanti (1)
  • Giulio Campana (1)
  • grano saraceno (1)
  • Heritage bitto (1)
  • HeritageBittoCheeseArt (1)
  • Homo selvadego (1)
  • Hong Kong (2)
  • iperal (2)
  • Keiko (1)
  • Keiko&Maiko (1)
  • Laura Zanetti (1)
  • Lawrence Ferlinghetti (1)
  • Lecco (1)
  • Lenna (1)
  • leva del bitto (1)
  • Lombardy (1)
  • Maiko (1)
  • Martinoli (1)
  • Matusc' (1)
  • Michele Corti (1)
  • Milano (2)
  • Morbegno (5)
  • Mosè Manni (1)
  • Mostra del Bitto (1)
  • Multiconsorzio (1)
  • New York (5)
  • Ornica (1)
  • Orobica (1)
  • orobie (2)
  • Orobie. Dol (1)
  • Orobieways (2)
  • orso (1)
  • orti per l'Africa (1)
  • pace del bitto (2)
  • paesi e paesaggi (1)
  • Pala Gerola (1)
  • Paolo Ciapparelli (7)
  • Paolo Massobrio (1)
  • Parigi (1)
  • Passo diu Salmurano (1)
  • Pastoralismo (1)
  • Patrizio del Nero (3)
  • Peck (1)
  • pellegrinaggi (1)
  • petizione (2)
  • Petrini (1)
  • Piero Sardo (6)
  • Pizzoccheri IGP (1)
  • Politecnico di Milano (1)
  • Premana (1)
  • Presidi (1)
  • principi delle Orobie (10)
  • Profood limited (1)
  • promozione istituzionale (1)
  • Qualeformaggio (1)
  • regione lombardia (2)
  • Resistanza casearia (1)
  • resistenza casearia (1)
  • rete cibo identitario (1)
  • reti del cibo (1)
  • Ribelli del Bitto (2)
  • Ribelli del Lagorai (1)
  • ristorazione (1)
  • rivincita del Bitto (1)
  • Roberto Burdese (1)
  • Robi Ronza (1)
  • ronzini (1)
  • Sagra bitto 2013 (3)
  • Sagra del Bitto (1)
  • Salone del Gusto (2)
  • Samuele Maxenti (1)
  • Santuario del Bitto (3)
  • sanzioni (1)
  • siccità (2)
  • Silvio Barbero (1)
  • simboli (2)
  • Slow Food (7)
  • Società benefit (1)
  • Società Valli del Bitto (1)
  • solidarietà (4)
  • Sondrio (3)
  • sopruso inaccettabile (1)
  • stagione 2016 (1)
  • stalla (1)
  • standardizzazione (1)
  • storia (1)
  • storico ribelle (1)
  • stracchino all'antica (1)
  • Svizzera (1)
  • tecnocrati (1)
  • teglio (1)
  • Televisione (1)
  • televisione svizzera (1)
  • territori del cibo (2)
  • traino (1)
  • Trentino (2)
  • trona soliva (1)
  • turismo (2)
  • unione formaggi orobici (1)
  • Val Brembana (1)
  • val Masino (1)
  • Valbrembana (2)
  • valgerola (1)
  • Valli del Bitto (1)
  • Valli del Bitto trading (5)
  • Valtellina (3)
  • valtellina che gusto (1)
  • Varenne (1)
  • Varrone (1)
  • vendita online (1)
  • Venezia (1)
  • Veronelli (1)
  • Verrobbio (1)
  • via del bitto (1)
  • Wine&Food Style (1)
  • XVI secolo (1)
  • Zago (1)

Post più popolari

  • Il bitto storico non c'è più (comunicato)
    Il bitto storico con la stagione d'alpeggio in corso non esiste più (fino a quando non sarà pienamente riconosciuto e legalizzato) ...
  • La Valtellina sana sostiene i ribelli del bitto
    MOBILITAZIONE DELLA SOCIETA' CIVILE VALTELLINESE CONTRO  L'ESPROPRIO DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL BITTO STORICO Non bast...
  • L'unico formaggio storico dei ribelli
    Da anni il formaggio "Bitto storico" è assurto a leggenda ma c'è chi la sfrutta. Ora, però, i produttori storici sono decisi a...
  • Bitto. Fa paura alla casta lo "storico"che cambia nome
    E' bittexit. La rabbia (e la paura) dell'establishment per l'ex Bitto storico che cambia nome. Fiera dell'ipocrisia. Ma qua...
  • Ribelli del bitto all'opera nel loro habitat
    Siamo ormai in piena stagione d'alpeggio. Che senso avrebbe la battaglia dei ribelli del bitto  (produttori dell'ex bitto storico...
  • Sostieni i ribelli del bitto
    un piccolo gesto di solidarietà ai produttori dello "storico" autentico formaggio d'alpe della tradizione plurisecolare del...
  • BITTEXIT e lacrime dei coccodrilli
    L'assessore regionale Gianni Fava interviene  sul tema della bittexit confermando tutto quello che aveva dichiarato Paolo Ciapparelli: ...
  • Le ragioni del Bitto storico (in vista di Cheese)
    Può una Dop mettere fuorilegge la storia e la geografia? Può annullare i diritti collettivi nei confronti del patrimonio di una comunità...
  • Storico ribelle simbolo di paesi e paesaggi FAI
    Lo storico ribelle, con un sorridente Ciapparelli (il guerriero del bitto), campeggia dai manifesti di grande formato che a...
  • Forme in dedica di storico ribelle: un fatto di costume
    Tra creatività commerciale e nuova modalità comunicativa ed espressiva. Un fenomeno nuovo e interessante in cui il cibo si conferma uno str...

Informazioni personali

Michele Corti
Visualizza il mio profilo completo
Tema Finestra immagine. Powered by Blogger.