per approfondire il tema della morte del bitto storico:
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mercoledì 20 luglio 2016
Bitto storico muore per risorgere
Nell'incredibile collezione di simboli che accompagna la più che ventennale vicenda del bitto ribelle, se ne aggiunge uno nuovo: è l'araba fenice, simbolo sin dalla civiltà egizia, di morte e risurrezione (ora trasposto all'ombra dei Tre Signori)
domenica 17 luglio 2016
Bandiera dei ribellidelbitto
E mi sonto un homo selvadego a chi me ofende ghe fo pagura
(cartiglio originale dell'affresco di Sacco)
Tra i vari simboli intrecciati alla vicenda "ex bitto storico", uno dei più belli è quello dell'Homo selvadego, così come raffigurato nel Museo di sé stesso a Sacco (un paese della Valgerola), museo che esiste grazie all'interessamento, a suo tempo, degli amici Robi Ronza e Giampiero Mazzoni.
Il "Selvadego", con vari nomi, è parte della mitologia alpina. E' anche la forma "depotenziata" di antiche divinità (in primis il Dagda celtico) "armate" di clave magiche e dotate di poteri sapienziali. Il Selvadego è legato all'ex bitto storico non solo perché personaggio della Valgerola ma anche perché simboleggia la conoscenza segreta delle tecniche casearie. Fu lui, nel mito alpino, a trasmettere agli uomini, l'arte di coagulare il latte. Non rivelò tutti i suoi segreti. Dopo aver insegnato a produrre il burro e il formaggio gli uomini lo offesero e non si fece più vedere. Il terzo segreto riguardava l'uso del siero o della scotta per ricavare non solo ricotta ma anche cera, olio e, in alcune versioni, anche materiali più preziosi. Oggi è stato eletto a nume tutelare da parte dei ribelli del bitto che si augurano che il nodoso randello del selvatego incuta timore ai nemici del formaggio storico. Non è detto che dopo migliaia di anni il Selvadego possa tornare... e randellare.
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